Coccole per Myanmar-The End!

Con un po’ di ritardo dovuto ai problemi tecnici eccomi qua a raccontarvi un po’ di questo meraviglioso viaggio di Coccole per Myanmar .

 

In occasione del decimo anno di coccole volevo tornare in Myanmar forse per completare un viaggio che nel 2004/5 e stato , purtroppo, interrotto dalle autorità burmese  e non e stata possibile a portarlo al termine o forse perche mi ero innamorato di questo paese  e dovevo rivederlo di nuovo…ora che la situazione è cambiata grazie all’apertura del governo verso l’occidente, pensavo fosse arrivata l’ora.

Infatti non ho mai avuto nessun tipo di problemi a portare le medicine da Bangkok e nemmeno nei vari spostamenti,

sembravano quasi felici di vedermi….(ho usato il secondo passaporto per sicurezza…..)

 

Dopo una piccola sosta a Rangoon, via con il furgone  guidato dal mio adorabile Shian verso Mong shu un paio d’ore a nord della città di Bagan  dove si trova un monastero che istruisce  i nuovi monaci e che accanto, in una struttura separata, accoglie circa 110 ragazzi  quasi tutti orfani della pulizia etnica (tutt’ora eseguita al nord del paese) e alcuni semplicemente abbandonati dalle loro famiglie a causa della povertà diffusa da questi parti   .

Tutti dell’età di 4-18 anni, ragazzi pieni di vita e tutto sommato anche in piena salute a parte i denti e alcuni con problemi di vista. vivono in una miseria che mi ha lasciato un po’ sconvolto…. Nn hanno proprio nulla ,MA NULLA!!!

È vai con le coccole ;

110 bici

110 zaini per scuola

110 lettini

110 divise per la scuola,bellissimo Longi(gonna –indumento tradizionale per uomini) verde e camicia bianca con il ricambio,,,,,

2 impianti per musica e karaoke

2 tele con dvd

Una Playstation (di una marca cinese, ma funziona!)

111 sandali ( uno per me!)

20 palle  e due porte per giocare calcio serio come piace a me….!)

È per ultimo ( poco gradito ahimè ) visita dal dentista dalle urla , credo, abbastanza  dolorosa 🙁

(volevo fare il figo e sedermi anche io sulla poltrona ma avevo più paura io di loro….

 

Dopo questa visita dal dentista credo di essere un po’ meno simpatico ma  con una quantità industriale di gelato e una partita di calcio tutto e tornato come prima ,,,,;)

Ho passato una mattina intera con loro a scuola aiutandoli a fare compiti e anche un po’ di casini ,,,, ma credetemi  ci stava alla grande,

non so se sono divertiti di più loro o io,,,,,,,,

A causa della mancanza di alloggi, anche spartani, vicino a loro, dovevo tornare in città ogni sera ,2 ore di macchina all’andata e 2 al ritorno. mi sono fermato solo 2 giorni, anche se mi sarei fermato molto di più ,,,,,

 

Si torna a Bagan (bellissima città )e di la si prosegue verso il lago Inle bel 14 ore di macchina .un incubo ,,,,

Ma arrivando al lago dire spettacolo e dire poco!!

Da la proseguendo con la barca per 5 ore arriviamo a Pekhon che a 10 km da la si trova il villaggio Aingbaukki (impronunciabile ) dove mi aspettavano 18 ragazze dall’età di 12-16 anni con 6 bambini .tutti sieropositivi(madri e figli) con segni di violenza evidenti, la maggior parte hanno subito violenza sessuale e così rimanendo in cinta sono state emarginate da tutti.

Vivono vendendo pesce essiccato e qualche verdura dal loro terreno dato loro in affitto dal governo. Appartengono quasi tutte alla tribù di Shan. Erano talmente carine e gentili ad accogliermi, che il viaggio faticoso che ho fatto per arrivar la era dimenticato. E poi, c’era lui!!!!  il piccolo Thaing, il bambino che bacio nella foto che non  appena sono arrivato non si è più schiodato da me, 14 mesi e un sorriso e tenerezza  che mi hanno colpito subito,,,,

Pensare che non mi sono nemmeno  arrabbiato quando per ben 3 volte ridendo gli è scappata la pipì ,,,,addosso a me,,,,,( qua i pannolini non esistono), poi con una bella doccia insieme nel fiume tutti amici come prima,,,,,;)

Oltre i vaccini varie e le medicine portate da Bangkok le ho riempito la loro casa di tutto possibile immaginabile .,,, dai cesti nuovi per la raccolta del pesce ai piatti e pentole nuove , vestiti, bici, 24 galline ,4 mucche( erano in offerta,,,,), e poi tv dvd, cucina nuova e poi una barca nuova!!! A me sembrava una zattera ma per loro era il massimo !

Anche qua volevo rimanere molto di più ma ogni mattina 5 ore di barca per andare e 5 per tornare ,,, non ho più l’età !

È così dopo 3 giorno le ho salutati tutte a parte il piccolo Thaing , non volevo vederlo piangere,,,, o forse non volevo piangere io……

 

Da ll verso Nagpali beach ,  5 giorni di riposo/recupero. Il mare bellissimo della Birmania

 

Dopo, al ritorno dal mare (avevo ancora un po’ di medicine in carico ) mi sono fermato a Pach Du in villaggio dove c’è una struttura di frati che fornisce assistenza medica gratuita ai poveri e non solo , mi hanno fatto tenerezza questi 3 uomini (di cui uno e Italiano), riescono a soddisfare tutti senza aver in mano quasi nulla. Li ho lascito tutto le medicine che avevo e li ho comprato una macchina in modo che possono portare alcuni malati  in ospedale che dista circa 2 ore, in oltre ho riempito il loro magazzino con un bel po’ di sacchi di riso, e una cosa che non ho mai fatto , ho lasciato a loro un po’ di soldi per comprare altre scorte quando serve

 

Ci metto la firma che ne faranno buon uso. Questione di feeling ,,,,

 

  Altre 8 ore di macchina e sono arrivato a Rangoon .

Quando arrivato il momento di pagare Shian il mio fedele compagno di viaggio, lui ,non voleva essere pagato per il suo lavoro, si sentiva partecipe a coccole ,,,,

Mi sentivo in imbarazzo, anche perchè sapevo che quei soldi gli servono davvero ma lui….. testardo ! non c’era verso !!! Ma poi è arrivato la mia proposta che non poteva rifiutare; mi parlava durante il viaggio del suo sogno di diventare guida turistica certificata e non più un semplice autista, siamo andati insieme alla scuola e l’ho iscritto al

corso serale (dura 3 mesi) libri e zainetto nuovo compresi…. Con la promessa che mi manda il diploma non appena finito la scuola…..(ha la mia età , 3 figli da mantenere e una voglia ancora da studiare, che forza sto uomo!)

 

E così ho finito le mie coccole per quest’anno, in un paese bellissimo con gente ancora più bella , non potevo aspettarmi di più credetemi!

 

Come sempre ringrazio tutti voi(o meglio, tutti coloro che arrivano a leggere fino a qua)

Grazie, grazie e ancora GRAZIE!!!!

Baci 

Coccole 2013 Myanmar, il viaggio!

 

 Ass.Coccole Onlus – 2013 Myanmar

 

 

We will surely get to our destination if we join hands”.

         Aung San Suu Kyi

 

cocc-1.psd

Buon compleanno Coccole Onlus! Quest’anno il nostro progetto compie dieci anni. Sembra ieri quando abbiamo iniziato con l’idea di portare ai bambini e alle bambine più sfortunate – spesso vittime di violenze e abusi sessuali – un po’ di affetto, sotto forma di giocattoli, medicinali, libri,i(persino una mucca!) e qualsiasi altra cosa che potesse farli sentire meglio o aiutarli ad avere speranza nel futuro. In questi dieci anni di viaggi in ogni angolo del mondo ho imparato molto e tutto quello che ho vissuto tra complicazioni, dolori condivisi, sorrisi dati e ricevuti e mille lezioni di vita, è stato possibile grazie al vostro sostegno e alla vostra generosità. Non vi ringrazierò mai abbastanza.

 

Dopo Kenya, Brasile, Birmania, Sri Lanka, Cambogia, Vietnam e Laos, ho deciso di tornare  in Myanmar (Birmania) per completare un viaggio che ho interrotto la prima volta a causa del governo birmano. Nel 2004/5 infatti, lo Stato non gradiva gli aiuti umanitari da parte di stranieri e la polizia aveva molto limitato i miei spostamenti, oltre a sequestrare tutti i medicinali acquistati. Adesso la situazione è migliorata e così sono pronto per  tornare nel Nord Est del paese nel villaggio di Mong Shu. Lì si trova una struttura gestita da monaci locali che accoglie orfani, vittime della pulizia etnica attuata dal governo contro le minoranze. Ci vivono circa 160 bambini e ragazzi, sostenuti da (scarsi) aiuti governativi. La casa di accoglienza è molto precaria a causa delle alluvioni che colpiscono spesso la zona.

Sempre a Nord, a 250 chilometri, dalla città di Shwebo, raggiungerò il paese di Aingbaukki, dove incontrerò le ragazze della tribù di Shan, una minoranza tutt’ora perseguitata. Molte di loro hanno subito violenze sessuali e vendono oggetti di artigianato per sostenersi.

Ho in programma di andare in altre strutture, ma sto ancora aspettando le risposte di cinque case contattate, a causa delle difficoltà nelle comunicazioni via mail, visto che la maggior parte di loro si trova in zone remote. Significa che quest’anno arriverò direttamente sul posto. 

 

Come ogni anno, nel blog http//:coccoledinir.myblog.it potrete trovare maggiori dettagli insieme al racconto del viaggio che inizierà il 25 dicembre.

 

La t-shirt di quest’anno raffigura il simbolo della lotta per la libertà in Birmania: Aung San Suu Kyi, premio nobel per la pace è in vendita nel negozio Nir Lagziel, Corso Garibaldi 44, Milano, tel: 0286454166, fino al giorno della partenza.(euro 18, taglie: bambino, S, M, L,XL)


Il c/c bancario a cui inviare le donazioni si trova presso la banca Credito Valtellinese Milano.

Il nuovo Iban è  IT82Z0521601634000000010000  Intestazione:Associazione Coccole Onlus

       Grazie di cuore

 

Nir Lagziel

 

 

coccole 2011 in dettaglio

 

 


Ciao a tutti, ecco nel dettaglio i tre centri che visiterò in base alle informazioni che sono riuscito a raccogliere:


NAULA
Il primo si trova a Naula, a sud di Dambulla, e ospita circa 100 bambini profughi tra i cinque e i quattordici anni. Arrivano dal Nord, dalla regione di Vanni, e sono rimasti orfani di padre, in seguito alla guerra civile tra Singalesi e Tamil. Le madri vedove non possono mantenerli e così li spingono ad andarsene di casa.
Vivono in uno stato di estrema povertà, hanno circa 150 grammi di riso al giorno forniti dal governo, che si limita solo a questo tipo di aiuto. Riescono a studiare poche ore alla settimana, perché passano il resto del tempo nelle piantagioni di tè o facendo lavori saltuari. Sembra che il centro sia in pessime condizioni.

RAJA WEVA
Raja Weva è invece nel Sud-Est di Sri Lanka. Qui c’è un centro che accoglie ragazze madri, vittime di stupri avvenuti durante la guerra civile, con i loro bambini. Queste donne si mantengono lavorando nella raccolta del riso, vivono in condizioni precarie. Ci sono circa 24 ragazze tra i 15 ei 20 anni con i loro figli. Una di loro, Mihinsha, ci ha scritto: “Con me vivono altre 24 ragazze, che arrivano dal Nord dove la guerra contro i Tamil è finita lo scorso anno. Tutte le ragazze hanno dei bambini, figli di Tamil. Viviamo in una casa che ci ha fornito il governo e lavoriamo tutto il giorno nelle risaie, riuscendo a guadagnare 500 rupie alla settimana. Tre ragazze hanno l’AIDS, ma per fortuna non l’hanno passata ai loro bambini. Sono molto contenta che tu venga a trovarci, non abbiamo mai incontrato un italiano! Che Dio benedica te e la tua famiglia, ciao, Mihinsha”.

KHARTHNA
Ancora nel Sud, andrò a Kharthna vicino alla città di Kuda Oya per visitare gli orfani dello tsunami del 2004, rimasti senza famiglie e senza casa. Nel centro vivono circa 50  bambini tra i 7 e i 15 anni, arrivati da tutte le regioni meridionali. Gli aiuti del governo non arrivano fin qui: la maggior parte si mantiene con lavori precari.